Enna e Dintorni...Al nome greco di Henna fino al 1927 si preferiva Castrogiovanni, dal toponimo arabo Casr Janna. In epoca fascista fu ripreso il toponimo classico. Il Duomo cittadino, barocco, conserva ancora preesistenti elementi gotici e si caratterizza per il campanile sistemato direttamente nella facciata. La struttura originale, infatti, arse in seguito ad un incendio e la nuova fabbrica incorporò la torre campanaria in prossimità dell'ingresso. Pergusa è una località di Enna particolarmente amena. Centro sorto in epoca fascista, con i suoi villini che si affacciano sull'omonimo lago, è un centro climatico e di villeggiatura rinomato. E' avvolto da pregiatissimi uliveti e vitigni, circondato dall'imponente monte Enna e sovrastato dal Cozzo Matrice, presso la cui sommità ci sono importanti scavi di epoca preistorica. Il Lago di Pergusa, protetto dall'Unione Europea e Riserva naturale, è un sito di grandissimo pregio ambientale. Il lago, di origine vulcanica, è endoreico (cioè senza fiumi), si alimenta solamente di acque piovane. Il mito racconta che presso questo lago fu rapita Proserpina da Plutone, re degli inferi, che la fece sua sposa. Proserpina era la figlia di Cerere, Dea del grano, il cui santuario più importante era proprio presso Enna. La città è molto legata a Proserpina; l'università è infatti dedicata a lei, con nome greco (Kore). Il lago di Pozzillo, in territorio di Regalbuto è, con i suoi 150.000.000 di metri cubi d'acqua, il maggiore bacino artificiale dell'isola ed è chiuso da un'imponente diga. Il lago di Ancipa (Troina), situato in uno scenario naturalistico importante, a oltre 900 m s.l.m., fornisce acqua potabile alla popolazione dell'ennese e di ampie zone del nisseno. Altri bacini sono il lago Nicoletti (Leonforte), il lago di Ogliastro (Aidone), il lago Olivo (Piazza Armerina) e il lago Morello (Villarosa) in prevalenza fornitori di acqua per i campi che li circondano. La Villa Romana del Casale, inserita nel 1997 dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità, è una villa imperiale tardo-romana portata alla luce in una serie di scavi succedutisi dalla ultima metà dell'Ottocento, nei pressi di Piazza Armerina. La Villa è celebre nel mondo per i suoi mosaici, che, occupando oltre 3000 m² di superficie, rappresentano la maggiore testimonianza d'arte musiva romana che si abbia ai nostri giorni. Il complesso monumentale è diviso in quattro grandi aree: l'ingresso coi resti dell'arco trionfale a tre arcate e cortile a ferro di cavallo; il vasto corpo centrale, che ruota attorno al peristilio dotato di vasca monumentale; il peristilio minore e i vani circostanti, ed infine il complesso termale, che riceveva acqua da un apposito acquedotto.Tra i capolavori più noti, i mosaici degli Eroti Pescatori, della Piccola Caccia, quelli figuranti nell'immenso Corridoio della Grande Caccia e nella Basilica, di Ulisse che vince Polifemo, il Combattimento tra Eros e Pan, e quelli, diventati celebri, delle Ragazze in Bikini, della Lotta tra Ercole e i Giganti e i mosaici del Circo Massimo di Roma. Importante sito archeologico è l'antica città di Morgantina (III secolo a.C.), nel comune di Aidone, a 14 km da Piazza Armerina, con il teatro antico. Da qui provengono la Venere di Morgantina e un tesoro (noto come il "Tesoro di Morgantina"), costituito da 15 pezzi d'argento. Numerosissimi i reperti archeologici disseminati in vari musei del mondo. Un certo numero di essi sono custoditi nel "Museo archeologico di Aidone". Enna possiede due importanti manieri: il Castello di Lombardia e la Torre di Federico II. La provincia è ricca di chiese di elevato valore artistico architettonico, del Basso Medioevo e dal Trecento all'età barocca. Tra le più importanti figurano le basiliche: -Il Duomo di Enna, eretto nel Trecento per volere della moglie di Federico III d'Aragona, la regina Eleonora d'Angiò, fu originariamente una chiesa gotica; un crollo nel Cinquecento portò a una ricostruzione in chiave barocca. Fusione di stili diversi, il Duomo di Enna è noto per la sua campana, la più grande di Sicilia, posta su un'imponente torre campanaria cui si accede da una grande scalinata, per il pregevole soffitto ligneo, per la barocca Porta del Giubileo e per il ricco tesoro di ori e pietre preziose. -La Basilica Cattedrale di Piazza Armerina è una chiesa rinascimentale con tracce barocche; imponente è la cupola verde. La torre campanaria, risalente alla fabbrica precedente è in stile gotico catalano. -A Nicosia un'altra cattedrale con un notevole chiostro con cortile. -Assoro ospita un'antica basilica a cinque navate; l'ambiente austero, poco noto è consacrato al culto di S. Leone, il papa originario di Erbita (Aidone) A Troina, nella parte più alta, la chiesa madre è stata costruita nella seconda metà dell'XI secolo per volere del Granconte Ruggero; rimaneggiata in epoca barocca, la chiesa possiede una torre campanaria a quattro ordini e sporge su un vasto panorama. Ad Aidone si trova la chiesa di S. Domenico, tipica per la facciata a punta di diamante. Da ricordare le Chiese di S. Michele Arcangelo, S. Francesco d'Assisi, Papardura, S. Cataldo e Montesalvo ad Enna, Fundrò, S. Anna, S. Giovanni Evangelista, Commenda dei Cavalieri di Malta, Gran Priorato di S. Andrea, Beata Vergine dell'annunciazione e S. Pietro a Piazza Armerina e S. Maria Maggiore, con un quadro di Velázquez, a Nicosia... La città si connota per un'atmosfera amena e rilassata e per il ricco patrimonio avifaunistico. Federico II di Svevia la elesse a propria residenza estiva. Enna città di rivoluzioni !!! E' la città della famosa rivolta di Euno, che nel 135 aC, ben prima di Spartaco, guidò la rivolta degli schiavi contro il feroce giogo dei romani; solo dopo tre anni quest'ultimi riuscirono a domare la rivolta. Ai piedi del Castello di Lombardia, una statua ricorda il coraggioso schiavo siriano. Ennese illustre è Napoleone Colajanni, importante meridionalista e sociologo, fine indagatore dei problemi politici, sociali e criminali della Sicilia: fu colui il quale denunciò il famoso scandalo della Banca Romana e fu, altresì, strenue oppositore delle teorie razziste di Cesare Lombroso, al quale si contrappose in antropologia criminale. Lombroso riteneva che i meridionali erano "naturalmente" delinquenti; Colajanni sottolineava, invece, l'origine socio culturale della criminalità e della mafia; il brodo di cultura della delinquenza era ed è la diffusa povertà ed emarginazione. Itinerario Fotografico... |
Enna vista EtnaFontana Granfonte _ LeonforteDuomo di EnnaSoffitto Ligneo_Duomo di EnnaTeatro Garibaldi_ Sede Comune Castello di Lombardia _ Enna |
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